Uomo politico ottomano. Già addetto al gran visirato (1856) fu, nel 1861,
nominato governatore di due regioni della Bulgaria, allora provincia dell'Impero
turco. Dopo una breve parentesi, nel 1868, come presidente del Consiglio di
Stato, ebbe di nuovo una provincia da governare, quella di Baghdad. Durante il
Regno di Abdülaziz, come ministro della Giustizia (1872) e come gran visir
(1873-74),
M. realizzò importanti riforme di stampo liberale, che
miravano alla modernizzazione e all'occidentalizzazione dell'Impero. A lui si
deve, tra l'altro, l'istituzione del Consiglio di Stato e la costituzione del
Partito dei Giovani Turchi. Le sue idee liberali, tuttavia, furono la causa
della deposizione dalle sue cariche. Di nuovo gran visir tra il 1876 e il 1877,
fu ancora una volta allontanato, non prima di aver fatto concedere dal sultano
Abdülhamid la Costituzione dello Stato turco. Dopo tre anni fu incaricato
del governo della Siria; tuttavia, poco tempo dopo cadde nuovamente in
disgrazia: processato ed esiliato, fu assassinato, forse per mano di sicari del
sultano (Costantinopoli 1822 - at-Tā'if, Higiāz 1883).